PERCHE' IL KAZAKHSTAN


    Tra i Paesi che da molti anni crescono c’è il Kazakhstan, una nazione stupenda ricca di storia, arte, cultura e dagli itinerari paesaggistici incantevoli. Indipendente dal 1991 il Kazakhstan, più grande dell’Europa e circa 9 volte l’Italia, con poco meno di 20 milioni di abitanti conta un’infinita quantità di risorse naturali disponibili: petrolio, gas, uranio, argento, piombo, zinco, tungsteno, ecc.

    Dal 1992 in poi i rapporti tra Italia e Kazakhstan si sono costantemente rafforzati, in un quadro costante di dialogo e di mutui benefici. Le molte affinità fra Italia e Kazakhstan fanno sì che le due nazioni siano da sempre amiche. Da qui nasce l'interesse di entrambi gli Stati di sviluppare maggiormente le loro già ottime relazioni. Nell’ambito del commercio e dell’economia l’intesa tra Italia e Kazakhstan è stata poi recentemente rafforzata durante il forum economico organizzato il 27 giugno 2015 a Milano, in occasione di Expo 2015. Con la partecipazione del Presidente della Repubblica del Kazakhstan e il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana sono stati stipulati accordi commerciali per oltre 500 milioni di dollari.

    L’Italia risulta tra i principali investitori europei in Kazakhstan, in particolare con riferimento al settore petrolifero e a quello delle costruzioni. Sin dall’indipendenza del Paese ENI ha svolto un ruolo centrale nello sviluppo economico del Kazakhstan. Oggi detiene il 29,25% del mega giacimento di Karachaganak (Nord-Ovest) e il 16,81% di quello off-shore di Kashagan (Caspio), uno dei più importanti al mondo, la cui entrata in produzione, dopo le difficoltà tecniche emerse nel 2013, dovrebbe avvenire entro il 2016. Rilevanti anche gli interessi del Gruppo Todini-Salini-Impregilo, presente in Kazakhstan, con la Todini, sin dal 2000, e oggi impegnato nella realizzazione di vari tratti del corridoio stradale Europa Occidentale – Cina Occidentale ed in altre opere viarie nel Paese.   Oltre a queste, si segnalano importanti investimenti di società partecipate da ENI (Saipem), dell’indotto petrolifero (Rosetti Marino, Bonatti, Sicim), ma anche nelle infrastrutture e servizi (Renco), nel settore anti-incendi (Eusebi impianti) e nel trasporto-logistica (Ocean di Trieste, Savino del Bene, Tuvia). Recentemente IVECO si è stabilita nel Paese con unità produttive (linee di assemblaggio di veicoli commerciali). Le joint-venture sono circa un centinaio. Sotto il profilo istituzionale lo sviluppo della collaborazione economica fra Italia e Kazakhstan è promosso in primis dal Gruppo di Lavoro intergovernativo per la cooperazione economica e industriale, la cui ultima sessione si è tenuta a Roma il 17 febbraio 2015. Il 28 gennaio 2016 il Ministro per le Risorse Agricole Maurizio Martina ha incontrato ad Astana il Vice-Primo Ministro Sagyntayev, il Ministro dell’Agricoltura Mamytbekov e la dirigenza di Expo Astana 2017. 

    Il Kazakhstan non è solamente uno dei primi dieci Paesi al mondo che distribuiscono petrolio e gas, ma anche uno dei più forti produttori mondiali di farine in grado di sostenere il consumo alimentare della nostra “vecchia Europa”. Il Kazakhstan è un Paese con una disponibilità territoriale per l’agricoltura veramente immensa, per noi Europei quasi inimmaginabile, ma oggi la sua coltura preminente è il cereale. La monocoltura del grano ha posto il Kazakhstan nella stringente necessità di provvedere all’autosufficienza alimentare del Paese e oggi la dirigenza centrale si è prodigata in una serie di piani per l’agricoltura tali da far aumentare i prodotti coltivati puntando sulla necessaria modernizzazione di tutte le tecniche agricole e produttive.

    In Kazakhstan oltre ai tipici bazar trovano spazio, a pochi isolati di distanza, nascenti e grandi centri commerciali con un modello tipico occidentale. La giovane e dinamica popolazione kazaka sta adottando uno stile di vita sempre più europeo ed esige sia in campo alimentare che in altri settori merceologici accesso a tutti i nuovi prodotti di consumo. Il Paese ha una forte necessità di impianti di lavorazione con i quali si producano cibi per il consumo di massa ma in generale di avvicinarsi sempre di più a tutta la gamma dei beni di consumo alla pari dei mercati esteri soprattutto europei. Per questo motivo pensiamo alla forte attrattiva e al fascino per la cultura italiana e per il “Made in Italy”, un brand molto forte in Kazakhstan, che ci sostiene e ci favorisce agli occhi del consumatore locale.

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